L’evoluzione dei social.

In questo articolo vedremo come si sono evoluti i social sul web.

Tempo di lettura: 5 minuti.

Che cosa sono i social?

Prima di parlare dell’ evoluzione dei social network è necessario, però, dire cosa si intende per social network. La definizione “ufficiale” dice che consiste in un qualsiasi gruppo di individui connessi tra loro da diversi legami sociali. Questi legami vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari da interessi comuni o anche da conoscenza casuale. I social sono oggi la perfetta sintesi del nuovo internet, infatti secondo i dati un essere umano su due fa uso di una di queste piattaforme.

Facebook, Linkedin, Youtube sono solo alcuni dei siti che fanno parte di una categoria di realtà che è destinata ancora a crescere.

Il primo social

A differenza di quello che molti possono pensare il primo vero social non è stato Facebook, nemmeno MySpace, ovvero quella piattaforma che anni fa è stata trampolino di lancio per molti dei grandi artisti musicali del presente, infatti il record di primo social appartiene a SixDegrees.

Nato nel 1996 dalla mente di Andrew Weinreich è stato poi lanciato l’anno successivo, venne chiamato cosi in seguito alla teoria dei sei gradi di separazione secondo la quale ogni individuo è collegato a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze composta da un massimo di 5 intermediari. 

Nonostante SixDegrees avesse dalla sua un idea vincente doveva fare i conti con un web ancora acerbo e non accessibile a tutti, e malgrado il milione di iscritti la piattaforma non cresceva abbastanza. Cosi nel 2000 questo social chiuse.

Myspace: il social per gli artisti emergenti

Prima abbiamo introdotto Myspace, il primo social per gli artisti emergenti che nel 2003 è stato il primo social riconosciuto a livello mondiale Myspace era una vera e propria rete sociale fatta di altri profili personali, blog, musica, gruppi musicali.
Questo sito è stato il trampolino di lancio per molti artisti che oggi vantano milioni di follower come Nicki Minaj e Mika.Myspace.

Myspace ha avuto un forte impatto a livello mediatico tanto da diventare, nel giugno del 2006, il sito più visitato negli Stati Uniti superando Google.
Purtroppo con l’avvento di un certo Facebook il social degli artisti ha avuto un netto calo di utenti e ad oggi non fa più i numeri che faceva una volta, nonostante sia ancora un sito operativo.
Nel 2005 Chris DeWolfe, co-fondatore del social, rifiuto l’acquisizione di una società a fronte di una richiesta di 75 milioni di dollari da parte del suo proprietario. Quella persona era Mark Zuckerberg.

L’arrivo di Facebook

Nel 2003 un giovane ragazzo di nome Mark Zuckerberg, dà vita ad una sua idea: Facemash, che ha lo scopo, quasi per gioco, di mettere a confronto le facce di tutti gli studenti della sua università al fine di decidere chi è il più attraente. Facemash venne chiuso quasi immediatamente per violazione di privacy e copyright, ma con questa “bravata” il giovane studente aveva gettato le basi per un progetto molto più grande.
Nel febbraio del 2004 Mark insieme ai colleghi Eduardo Severin, Chris Hughes, Andrew McCollum e Dustin Moskovitz lancia Facebook.

L’arrivo del video sharing

Il 14 febbraio del 2005 tre ragazzi, ovvero Chad Hurley, Jawed Karim e Steve Chen, fondano Youtube. Una piattaforma di video sharing, cioè di condivisione e di visualizzazione di video: il primissimo video caricato fu “Me at the zoo” caricato dallo stesso Karim.

Youtube partiva con una impostazione abbastanza semplice infatti, dopo essersi iscritti al sito, si aveva accesso alla propria dashboard da cui era possibile caricare i video. In questo modo gli altri utenti potevano visualizzare i video, condividerli e votarli con un sistema di votazione a stelle: 1 stella se il video non era piaciuto fino ad arrivare a 5 stelle per il massimo apprezzamento. Negli anni però il metodo di votazione è stato rivisto eliminando le stelle e introducendo i “Mi piace” o “Non mi piace”.

A dare la svolta a questa piattaforma web fu proprio la sua utenza. Negli anni molte persone cominciarono a creare video con contenuti validi; da chi proponeva corsi e tutorial a chi faceva puro intrattenimento, fino ad arrivare ai gameplay; Youtube cresceva in modo spropositato come cresceva il numero di video. In quegli anni stava venendo a galla la figura dello Youtuber, ovvero quella persona che offre il suo contenuto ai suoi iscritti e non. Fare lo youtuber, ovviamente avendo dei numeri di iscritti e visualizzazione importanti, è ormai considerato un lavoro con guadagni talvolta molto interessanti.

Instagram e gli influenzer

Instagram si tratta di un applicazione, lanciata nel 2010 per sistemi IOS e nel 2012 per Android, che permette di scattare foto tramite il cellulare e applicare dei filtri. Le foto poi andranno nella propria bacheca. Non esistono gli amici, ma i follower e i following: persone che ti seguono e che tu segui, senza che la cosa sia necessariamente reciproca. 

Instagram riscosse molto successo proprio per questa sua particolarità, infatti grazie ai filtri era possibile rendere più accattivanti le foto. E nel momento in cui gli smartphone stavano cominciando ad invadere il mondo l’app riuscì a ritagliarsi una grossa fetta di utenza.

Nel 2012 Mark Zuckerberg ebbe la lungimirante idea di acquistare la società per 1 miliardo di dollari, andando ad ingrandire il suo impero. Nel tempo Instagram ha cambiato faccia più di una volta, introducendo anche le stories, cioè delle clip video. Inoltre la piattaforma ha aiutato notevolmente a far crescere la nuova figura lavorativa dell’Influencer.

Linkedin, la svolta nel mercato del lavoro

Linkedin è una rete sociale pensata per i professionisti. Il suo scopo fu quello di interconnettere quei profili che richiedevano e offrivano, appunto, una professionalità. Tramite il proprio profilo è possibile rendere pubbliche le proprie skills al fine di proporsi o di essere rintracciato più facilmente dalle aziende che ricercano quel tipo candidato.

Nata nel 2002, dopo un inizio incerto l’azienda riusci a risollevarsi nel 2004 introducendo delle funzionalità per promuovere la sua offerta alle piccole imprese. Nel 2010 Linkedin possedeva 90 milioni di utenti, 10 uffici nel mondo e 1000  dipendenti.

Nel 2016 è stata acquistata da Microsoft per l’enorme somma di circa 26 miliardi di dollari, rendendo questo il più grande investimento fatto dalla società di Bill Gates fino ad oggi.

Social network e i nuovi lavori

Ormai è noto che i social network sono entrati a far parte della nostra vita. Durante la nostra giornata ne siamo continuamente sommersi. C’è da dire che grazie a questi siti si sono venute a creare delle posizioni lavorative che fino un ventennio fa non esistevano nemmeno. Infatti molte delle aziende hanno preso la palla al balzo credendo molto nelle potenzialità dei social. Specialmente nel settore del marketing, negli ultimi anni, è molto più semplice raggiungere dei potenziali clienti attraverso le piattaforme social rispetto ai metodi di pubblicità tradizionali.

Oggi è facile sentire parlare di social media manager o di social network marketing; figure e realtà lavorative già di notevole importanza e che con il passare degli anni acquisteranno sempre più prestigio.

Il futuro dei social network

La storia dei social network ci ha insegnato che i social sono cresciuti molto dalla loro nascita ad oggi, e sono destinati a farlo anche nel futuro. Probabilmente tra qualche anno ci ritroveremo a poter utilizzare delle piattaforme che non solo saranno motivo di svago, ma anche dei mezzi che alimenteranno l’economia più di come fanno oggi, che stravolgeranno ulteriormente il mondo del lavoro e che magari ci aiuteranno in qualche modo a semplificare le attività che svolgiamo quotidianamente.

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